giovedì 21 settembre 2017

"LA CITTÀ DEI SANGUI" DI FRANCESCO M. PASSARO, UN ROMANZO DI FORMAZIONE DI GRANDE IMPATTO SOCIALE


La città dei sangui è Napoli, così definita nel 1632 da un osservatore dell’epoca rimasto stupito davanti al gran numero di reliquie presenti in città. Sebbene sia quasi esclusivamente conosciuto il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, altri fenomeni simili si verificano in città.


Ma “La città dei Sangui” (GoWare Edizioni) è anche il nome dell’ultimo romanzo di Francesco M. Passaro, avvocato penalista che ha già all’attivo la pubblicazione di un altro romanzo intitolato “Attesa di Giudizio”, Iris4 Edizioni. Si tratta di un romanzo di formazione che copre un arco temporale di quarant’anni e che narra la storia della famiglia Calascibetta con un focus particolare sul quartiere Vergini di Napoli, in cui vive all’inizio la famiglia.




Francesco M. Passaro



Protagonista è Armando, forse. Forse perché il romanzo pare essere ispirato ai "Malavoglia" di Verga, visto che un po’ tutti i membri della famiglia giocano un ruolo importante, in particolare Carla, sorella maggiore di Armando, primogenita della famiglia Calascibetta e coprotagonista del romanzo; romanzo che presenta una divisione in capitoli che sviluppano in modo alterno le storie di Armando e di Carla in interazione con la famiglia.
E poi ci sono anche le gemelle Enza, malata di sclerosi, e Tonia, destinata a diventare medico, il padre Mimmo, che lavora alle poste, la madre Dora, succube del marito, Rosa, la nonna materna, e zio Gigino.

È una storia ben sviluppata a livello spazio – temporale, nonostante si sviluppi in un periodo di tempo molto lungo e faccia uso della tecnica narrativa del flash back e nonostante lo scenario non sia solo Napoli ma anche molte altre città come Firenze, Amsterdam, Spalato, Roma, Milano, fino ad arrivare in Messico.

Diversi i temi affrontati: la malattia, la pedofilia, la violenza in famiglia, l’omosessualità e le famiglie arcobaleno, il traffico di droga, con excursus anche nella storia del nostro Paese.

Armando è un ragazzo inquieto che nasconde un atroce segreto che lo porta a vivere una vita in fuga, fatta di sbagli ma anche di profondo amore per i libri nei quali si rifugia fin da ragazzino; amore che sarà la sua ancora di salvezza e che lo condurrà a diventare scrittore famoso e editor in una casa editrice di Roma. Un passato burrascoso il suo, segnato dal traffico di droga (diventa mulo in Colombia) e addirittura dall’uccisione involontaria di un uomo mentre si trova a Spalato.

Carla, invece, ha un carattere più mite ed è legatissima al fratello Armando. La ragazza sarà cacciata di casa per via della sua omosessualità, ma saprà rifarsi una vita unendosi civilmente a Katia e diventando madre di una bambina di nome Lulù.

Tante le vicissitudine che accompagneranno la vita degli altri personaggi di questo romanzo così vero e profondo, scritto con un linguaggio molto scorrevole.
Un romanzo intimistico dalla vena fortemente melanconica, che contro ogni aspettativa iniziale finisce per lasciarci un forte messaggio: l’amore fraterno supera sempre le distanze e le avversità.

Francesco M. Passaro si conferma scrittore sensibile, realista e acuto osservatore della società.








Autore

Francesco M. Passaro, penalista, è autore del noir Attesa di giudizio, Iris 4 Edizioni. Ha vinto il Premio Nazionale Letteratura Italiana LCE col racconto Bevo le lacrime (Laura Capone Editore). Ha pubblicato il soggetto cinematografico L’amore giusto e il racconto Lulù inseriti nell’antologia  Il raccolto. Storie di un’altra galassia (Iemme Edizioni). Ha conquistato il terzo posto del Premio letterario “Narratori della Sera”, organizzato da Edizioni della Sera col romanzo La città dei sangui. Il racconto Il bambino di Scampia è stato inserito nell’antologia Napoletani per sempre (Edizioni della Sera). Ha vinto la prima edizione del concorso letterario “Racconti campani” con Munaciello, pubblicato nell’antologia edita da Historica Edizioni.


©DeniseInguanta














Nessun commento:

Posta un commento