mercoledì 16 novembre 2016

UN'ATTRICE DI NOME GUENDA, GORIA SEMPRE PIÙ IMPEGNATA TRA CINEMA, TEATRO E TV

Sempre più presente meritatamente in tv, al cinema e in teatro, Guenda Goria, bellissima e talentuosa figlia d’arte (com’è noto, i suoi genitori sono Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria), non fa che confermare, ad ogni sua nuova interpretazione, la sua naturale predisposizione alla recitazione.

Guenda Goria
Di strada Guenda ne ha fatta, a partire dagli studi accurati sia nel campo della recitazione che della musica, senza tralasciare gli studi tradizionali dato che ha anche conseguito una laurea in filosofia estetica.
Il suo talento l’ha portata ad ottenere importantissimi risultati professionali e, non c’è dubbio, arriveranno ulteriori risvolti positivi perché lei, giovane e preparata, di stoffa ne ha da vendere.

Sempre gentile e disponibile, Guenda ha risposto minuziosamente alle nostre domande.



Sta riscuotendo molto successo la tua interpretazione in Re Lear in scena al teatro Ghione con Giuseppe Pambieri e la regia di Giancarlo Marinelli. Vuoi parlarci del tuo personaggio?

Interpreto una delle sorelle cattive, Regan, un personaggio pieno di sfumature che amo moltissimo: figlia di Lear, duchessa gentile, raffinata ed estremamente sensuale dalla cui carnalità sfocerà una violenza profonda ed agghiacciante al confine tra isteria ed eccitazione per il sangue. È la prima volta che ho la possibilità di affrontare un personaggio così complesso ed affascinante e devo ringraziare il nostro geniale regista Giancarlo Marinelli per avermi dato questa enorme opportunità.


Non è la prima volta che lavori con Giuseppe Pambieri. Che emozione si prova ad affiancare un grande maestro?
Guenda Goria

Sono davvero felice di poter affiancare ancora una volta un grande maestro come Giuseppe Pambieri e una persona splendida da cui cerco di apprendere il più possibile osservando la sua maestria e l’amore profondo per il meraviglioso gioco che è il teatro.
Il mio debutto fu proprio nella Coscienza di Zeno, che lo vedeva protagonista con la regia di Maurizio Scaparro, uno spettacolo di grandissimo successo in cui ho imparato moltissimo.


Come si svolge la tua vita fuori dal set? Come trascorri il tuo tempo libero?
Guenda Goria

Durante il giorno ho sempre mille cose da fare per i tanti progetti che mi piacerebbe realizzare, la sera ho spesso bisogno di stare sola o con le persone più care in tranquillità; vado spessissimo al cinema e a teatro ma raramente a feste o eventi mondani.


Come vivi il rapporto con le colleghe di lavoro? Avverti una competizione nel mondo dello spettacolo?
Guenda Goria

Vado molto più d’accordo con le donne che con gli uomini! Non ho una natura competitiva anche perché credo che ognuno abbia un proprio percorso che non si può paragonare ad altri.


Hai recitato nel film “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone ed ha suscitato scalpore la scena in cui comparivi con una focosa dama e con Vincent Cassel che spuntava da sotto la tua gonna. Eri più nervosa per la presenza di Cassel, uomo di estremo fascino e star internazionale, o per la scena hot con Catrinel Marlon?

Cassel è un uomo dal fascino magnetico.... come poche volte nella mia vita mi sono sentita nel posto giusto al momento giusto.


Hai recitato con registi del calibro di Pupi Avati (Un viaggio di cento anni), Roberto Faenza (Anita B.), Matteo Garrone (Il racconto dei racconti) e Paolo Genovese (Per sempre).  Com'è è stato lavorare con loro? Cosa ti hanno insegnato?
Guenda Goria in Re Lear

Ogni set è stato diverso. Quello che provo a fare è sentire la situazione che vivo in quel momento e proporre istintivamente qualcosa, interpretando la cifra e il desiderio del regista e facendole mie.


Anche se sei molto giovane hai alle spalle numerose esperienze come attrice di teatro (Ritratti di signora, Don Giovanni di Puskin, etc.). Come vivi l’esperienza del teatro? La trovi molto diversa dalla recitazione per il cinema e la tv?     
Guenda Goria in Re Lear
   

Il teatro è la mia vera passione, per alcune cose è diametralmente opposto al cinema o alla tv ma per altre è la stessa identica cosa, solo che in un primo piano basta lo sguardo per mostrare un pensiero mentre a teatro hai bisogno di una gesto più ampio.


Oltre al cinema e al teatro, hai recitato in numerose serie tv e fiction, tra cui Il paradiso delle signore di Monica Vullo, Con il sole negli occhi di Pupi Avati, Un passo dal cielo di Jan Michelini, etc. Quale ruolo tra tutti ricordi con maggiore entusiasmo?

In Un passo dal cielo ho avuto l’immenso piacere di incontrare Terence Hill, persona dolcissima e timida che mi ha dato umanamente moltissimo.


Guenda Goria in Re Lear
Non sei nuova nemmeno ad esperienze legate ai programmi televisivi: sei stata pianista al Chiambretti Night, intervistatrice per la Rai al Festival del Cinema di Roma, concorrente a L’Isola dei Famosi, etc. Se ti proponessero di condurre un programma quale genere ti piacerebbe ti venisse affidato?

Mi piacerebbe condurre un programma che parla di ciò che conosco meglio: la musica, il cinema e il teatro.


Oltre ad essere un’attrice molto talentuosa, sei anche una pianista eccellente ed una cantautrice. Hai mai pensato di incidere un cd, magari con le cover di brani che ami di più?

Guenda Goria in Re Lear
Mi piacerebbe molto e spero di poter trovare la strada per pubblicare delle canzoni che ho scritto.  La musica è la forma d’arte più alta e raffinata che conosco e ha contraddistinto la mia formazione artistica e crescita personale.


Quali sono i tuoi obiettivi professionali futuri?

A fine dicembre debutterò con Rosso Giungla, uno spettacolo con la regia di Vanessa Gasbarri al teatro Roma in cui interpreterò una conduttrice televisiva, una grande sfida personale.


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